VBHK VISUAL ESSAYS
ITALIAN TRANSLATION
The MTR Corporation
2023
IL PROGETTO DI COLLEGAMENTO SETTENTRIONALE
THE NORTHERN LINK PROJECT
Il progetto  di Collegamento Settentrionale, Northern Link (NOL), è uno dei sette progetti  ferroviari che il governo della Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong  ha raccomandato di portare avanti nell'ambito della Strategia di Sviluppo Ferroviario  2014 e che ha commissionato alla MTR Corporation. Il NOL fornirà servizi ferroviari  efficienti ed ecologici alle comunità che si trovano lungo questa linea,  favorendo la mobilità dei cittadini all'interno e all'esterno dell'area, e  incoraggiando l'esplorazione delle infinite possibilità della parte  settentrionale dei Nuovi Territori di Hong Kong. In quanto principale infrastruttura di trasporto che favorisce  lo sviluppo della Metropoli del Nord, il NOL soddisferà le esigenze di  trasporto delle nuove aree di sviluppo. Inoltre, favorirà il potenziale di  sviluppo dei terreni lungo il suo tracciato, dando nuovo impulso allo  sviluppo a lungo termine dei Nuovi Territori Nord-Occidentali e di Hong Kong,  per permettere alla città di muoversi in modo sostenibile.

Il NOL faciliterà  interessanti opportunità di vita, alloggio, lavoro, affari e studio,  favorendo una crescita sostenibile per le generazioni a venire e promuovendo  i nostri sforzi combinati di costruire un futuro più promettente per Hong  Kong. Il NOL  fornirà servizi ferroviari veloci e convenienti alle aree che dipendono dal  trasporto su strada, offrendo ai residenti dei Nuovi Territori e ai  passeggeri maggiori alternative di percorso per i viaggi tra i distretti. Ciò  contribuirà a deviare il flusso di passeggeri ferroviari verso i Nuovi  Territori nordorientali e ad alleviare l'attuale pressione del traffico  stradale. 

Collegando  la East Rail Line (EAL) e la Tuen Ma Line (TML), il NOL comprende la costruzione  della stazione di Kwu Tung sulla EAL, nonché il NOL tra le stazioni di Kwu  Tung e Kam Sheung Road, con tre stazioni intermedie a San Tin, Ngau Tam Mei e  Au Tau. Costruita tra le stazioni di Sheung Shui e Lock Ma Chau, la stazione  di Kwu Tung sull'EAL, faciliterà ai residenti l'utilizzo del sistema di  trasporto su rotaia, riducendo i tempi di percorrenza. Secondo il modello di  sviluppo basato sulla linea ferroviaria, circa l'80% della popolazione della  nuova area di sviluppo di Kwu Tung North risiederà entro 500 metri dalla proposta  stazione di Kwu Tung. Le uscite della stazione in programma saranno collegate  alla zona ricreativa proposta nella nuova area di sviluppo di Kwu Tung North,  ai futuri mercati e al nodo di scambio del trasporto pubblico.

Il progetto complessivo della stazione lungo il NOL cercherà di  integrarsi con lo spazio aperto prospettato all'esterno della stazione, per  offrire ai passeggeri un'esperienza senza soluzione di continuità che  permetta loro di godere di uno spazio ricreativo dopo i loro spostamenti.

Alimentati elettricamente, i treni MTR sono un mezzo di trasporto  pubblico di massa a basse emissioni di carbonio rispettoso dell'ambiente.  Inoltre, incorporeremo la sostenibilità in ogni fase del NOL, compresa la  pianificazione, la progettazione, la costruzione, il funzionamento e la  manutenzione. Effettueremo una valutazione dell'impatto ambientale e introdurremo  attributi sostenibili nella progettazione e nel funzionamento delle nuove  stazioni, sostenendo così la transizione di Hong Kong verso una città a zero  emissioni. Utilizzeremo anche tecnologie innovative per realizzare il  progetto, ad esempio adottando il Modello dell'Informazione Edilizia (Building  Information Modelling - BIM), la Progettazione per la Produzione e l'Assemblaggio  (Design for Manufacture and Assembly - DfMA) e la Costruzione Integrata Modulare  (Modular Integrated Construction - MiC) per ridurre al minimo le operazioni  in loco, migliorando l'efficienza e la qualità della costruzione ferroviaria. 
Rocco Architects and Associates Ltd
2023
CATALIZZARE I CAMBIAMENTIDI PARADIGMA
CATALYZING PARADIGM SHIFT
SCENTRO CULTURALE DIKOWLOON EST (EKCC)
Il contesto

Il progetto EKCC è una testimonianza delle trasformazioni urbane e  sociali di Hong Kong.

Nella storia dello sviluppo di Hong Kong, dai piccoli villaggi al tour de  force economico che conosciamo oggi, la carenza di terreni edificabili su  questa "roccia brulla" è stata una lotta costante per lo sviluppo  della città.  Il primo insediamento  nella zona di cui si ha traccia, è un villaggio chiamato "Ngau Tau  Kok", che letteralmente significa "Corno di bue",  probabilmente in riferimento alla curva a gomito della costa della baia di  Kowloon. Negli anni '50 il sito è stato ampliato con la bonifica dell'area  della baia, dove aggregati di stabilimenti industriali hanno finanziato il  progetto. Era un'epoca in cui si doveva campare – si creavano posti di lavoro  per la forza lavoro immigrata dalla Cina continentale, e si incrementavano i mezzi  di sussistenza.  

Alla fine degli anni '60 il governo acquistò il terreno per la  costruzione del ‘Resettlement Estate’, noto come Lower Ngau Tau Kok Estate  (LNTKE), per dare alloggio alle famiglie rimaste senza casa a causa di  disastri naturali o alle famiglie che avevano subito lo sgombero delle  vecchie aree edificate. Era giunto il momento di fornire ripari di base, di  migliorare le condizioni di vita e di favorire la costruzione di case per la  massa di abitanti, di creare quartieri. Con la riqualificazione della LNTKE, la nuova tipologia abitativa a torre  ha fatto sì che, a parità di superficie del lotto, la capacità delle unità abitative  aumentasse drasticamente.  Pertanto, è  stato possibile mantenere un'area per la creazione di un "Centro culturale comunitario interdistrettuale”. È ora il  momento di introdurre programmi culturali che arricchiscano la qualità  intellettuale della comunità e celebrino il patrimonio locale.

Passare dal bisogno abitativo al bisogno culturale - Il Centro Culturale  di East Kowloon (EKCC)

Con l’aumento della ricchezza e del livello di istruzione scolastica della  città, si intensifica l'ascesa da una società che soddisfa le esigenze di  base a una che vada oltre gli alloggi fisici e diventi un contenitore di idee  e interazioni.

Un programma per tutti - Uno per tutti

L'EKCC è stato progettato per diventare un centro per spettacoli ed  eventi comunitari al servizio di cinque distretti adiacenti: Kwun Tong, Wong  Tai Sin, Kowloon City, Sai Kung e la futura area di Kai Tak. Il progetto  architettonico dell'EKCC deve rispondere alle caratteristiche demografiche  locali in termini di cultura, religione, stili di vita e reddito dei vari  distretti. Questa caratteristica "sfaccettata" ispira il concetto  di progetto architettonico che si evolve intorno all'approccio "Uno per  tutti", per diventare un centro di eventi culturali per tutti.

Ancorarsi al sito - Preservare le caratteristiche locali

Oltre agli spettacoli teatrali, l'EKCC assume anche il ruolo di municipio  per gli incontri della comunità locale, per lo svago e per il relax. Forti  tradizioni locali permettono di ospitare spettacoli di opera cantonese in  zone semi-aperte, in padiglioni di bambù eretti temporaneamente durante  l'annuale Yu Lan Festival (Festività dei Morti), presso l'adiacente  Playground No.8. Gli spazi aperti pubblici all'interno del sito sono quindi  progettati per riflettere questa atmosfera vibrante, per gli eventi locali  all'aperto e gli spettacoli informali, di tanto in tanto, in modo da accogliere,  preservare e celebrare i caratteri indigeni del luogo.

Migliorare la connettività - Connettore urbano

In una città con un tessuto urbano denso e compatto come Hong Kong,  l'architettura può spesso fungere da connettore urbano, dove frammenti di  tessuto finora disgiunti possono essere uniti attraverso l'architettura,  mappando il dominio pubblico sull’impronta che questo lascia, migliorando e  completando il sistema di movimento pedonale tridimensionale del quartiere.

Questo istituisce un pretesto non solo per comodità ed efficienza, ma  anche per incontri casuali e interazioni tra la popolazione. Da qui la  creazione della cultura locale.

In quanto polo culturale con strutture dedicate alle mostre e allo  spettacolo, le attività che si svolgono nelle aree pubbliche dell'EKCC sono  concepite come "collegamenti artistici" che creano l’opportunità di  portare i visitatori e i pendolari a contatto con l'arte, sia che si tratti  di una visita specifica o di un semplice passaggio. L'esperienza immersiva,  nel tempo, si sedimenterà. 
Arup
2023
DESIGN MODULARE - UNFUTURO SOSTENIBILEMODULAR DESIGN – A SUSTAINABLE FUTURE
Hong Kong è  nota per la sua alta densità di popolazione e per essere una città compatta.  Le sfide sociali sono amplificate dal contesto urbano iperconnesso.  Mentre la complessità della città cresce,  Arup continua a sfruttare la tecnologia con una rete di competenze di livello  mondiale, eccellendo in ogni opportunità che possa dare forma a un futuro  migliore. 

Dal design  di punta allo specialista tecnico, la nostra esperienza con i clienti inizia  con attività di valutazione dettagliate e accurate, e con una visione  strategica che viene adattata alle specificità del progetto.  I professionisti di Arup collaborano per  garantire che tutti gli elementi del progetto siano in linea con le esigenze  dei proprietari, degli inquilini e dell'ambiente.  Essendo uno studio con diversi specialisti  che spaziano dall'ingegneria alla progettazione, Arup è in grado di integrare  una soluzione end-to-end, dalla consulenza alla realizzazione pratica. 

Arup si  dedica al raggiungimento dell'obiettivo globale del net-zero. Abbiamo  una conoscenza tecnica approfondita di come le tematiche attuali della sostenibilità  si intersechino con disparati settori. I nostri professionisti  multidisciplinari sono all'avanguardia nello sviluppo di approcci innovativi,  e il loro obiettivo è di offrire il massimo potenziale in ogni  situazione.  Con la nostra vastità di  discipline e la filosofia collaborativa del "Total Design", creiamo  un ambiente che permette a tutti di prosperare e continuiamo a essere di  ispirazione al mondo con nuove possibilità. 

UNA VISIONE  INTEGRATA 

Taikoo Green Ribbon racchiude il processo di "Total Design" di  Arup per una visione net zero.   Il progetto introduce un'architettura rigenerativa che risponde al  complesso ambiente urbano della città, aumentando la biodiversità e la  vivibilità con risultati positivi per la natura. 

A differenza dell'approccio  progettuale convenzionale, Arup sfrutta le competenze multidisciplinari per  un processo di progettazione integrata e una soluzione che permetta di raggiungere  l'obiettivo di zero emissioni di carbonio tramite un concetto innovativo e un  metodo di costruzione modulare.  Il  risultato di questa progettazione olistica affronta in modo completo le sfide  climatiche, sociali e del luogo di lavoro con le tecnologie attuali e  future.  Utilizzando strumenti  analitici avanzati, il progetto immagina un nuovo stile di vita urbano ecologico.  Più di 40 sistemi innovativi sono peculiari  di questo progetto, al fine di creare un complesso residenziale a bassissimo  consumo energetico.

Siamo consapevoli che  l'influenza dell'architettura va oltre l'edificio stesso.  Taikoo Green Ribbon illustra come i fattori  sociali, ambientali, naturali, economici e commerciali possano essere  integrati per rispondere alle esigenze della società.  Grazie alla condivisione di valori e  conoscenze, in Arup possiamo concretizzare la nostra metodologia e i nostri  strumenti con valori che portano a risultati più fantasiosi, sostenibili e  resilienti.

PROGETTAZIONE TOTALE E SVILUPPO  MiC

Per combattere le sfide  abitative di cui Hong Kong soffre da tempo, l'attuale mandato di governo  incoraggia una soluzione innovativa che ottimizzi l'uso del MiC (Costruzione  Modulare Integrata - Modular Integrated Construction), con un'attenzione  particolare all'innovazione e alla tecnologia.

Secondo il Consiglio Legislativo  di Hong Kong, il MiC può ridurre del 30-50% i tempi e del 10-20% i costi  rispetto ai metodi di costruzione tradizionali.  Tuttavia, nel mercato di Hong Kong, il MiC  viene solitamente introdotto nella fase di appalto di un progetto.  Questo comporta enormi implicazioni in  termini di costi e di programmazione, che incidono sull'efficienza e sulla  fattibilità del MiC per la maggior parte dell’edilizia commerciale, scoraggiando  i committenti dall'implementare ulteriormente il MiC.

Arup si impegna ad ampliare le  proprie conoscenze e a rafforzare le proprie capacità collettive per  combattere le sfide sociali.  Con  l'etica del "Total Design", prevediamo tutti i fattori in modo  olistico, per massimizzare il potenziale in ogni situazione. Attraverso  programmi di ricerca applicata e innovazione, Arup ha concesso finanziamenti  per la ricerca e lo sviluppo del MiC.   Nell'ambito di uno sforzo congiunto di competenze multidisciplinari,  uno strumento digitale che fa fronte alle attuali limitazioni del MiC è  attualmente in fase di sviluppo.

ALGORITMO DI MODELLO MiC-ABLE

Arup sta attualmente investendo in modo significativo nello sviluppo di  un flusso di lavoro algoritmico automatizzato. Questo flusso di lavoro è  stato progettato specificamente per rispondere alla crescente adozione della  tecnologia di Costruzione Modulare Integrata (Modular Integrated Construction  - MiC) nella progettazione di modelli architettonici. I nostri sforzi di  ricerca e sviluppo si concentrano sul miglioramento dell'adozione del MiC tra  consulenti e progettisti, esplorando allo stesso tempo il potenziale impatto della tecnologia  digitale sul processo decisionale critico durante la progettazione.

Il nostro obiettivo primario è fornire  raccomandazioni specifiche che aiutino architetti e progettisti a prendere  decisioni informate sulla base del modello originale. Ci concentriamo in  particolare sulle peculiari sfide presentate dall'alta densità e dall'uso  efficiente dello spazio a Hong Kong. La nostra ricerca mira a fornire  raccomandazioni per il modello MiC che siano adatte a questa situazione  specifica.

Siamo fiduciosi che i nostri  sforzi porteranno alla creazione di soluzioni progettuali innovative e  sostenibili, dando così impulso all'industria architettonica e alla comunità allargata.  Ci allineiamo così al nostro obiettivo finale di progettazione totale, in cui  le decisioni di progettazione vengono prese simultaneamente attraverso un  processo olistico che comprende tutti gli aspetti del progetto. 
Lead8
2023
IL PORTO - UNA RIVISITAZIONE
THE HARBOUR – A REIMAGINATION
Lo Star Ferry è il più vecchio mezzo di trasporto pubblico di Hong Kong.  Da 125 anni è un'istituzione della vita pubblica e un'icona che rappresenta  il collegamento tra le due sponde del Victoria Harbour.  

Prima della sua istituzione, l'unica modalità di traversata era il  sampan, una piccola imbarcazione in legno con capacità limitata. Lo Star  Ferry ha rivoluzionato il trasporto fluviale di Hong Kong, e la sua flotta ha  offerto a centinaia di milioni di persone l'esperienza di attraversare il  porto.  

Nel corso delle generazioni, i terminal dello Star Ferry sono stati  spostati, rimodellati e sostituiti man mano che la bonifica riformava il  lungomare. Dai rifugi temporanei all'architettura edoardiana, alle repliche di  immobili appartenenti al patrimonio culturale, questi terminal hanno a lungo  agito come porta d'accesso a Central e Tsim Sha Tsui, i principali distretti  commerciali di Hong Kong. 

Il futuro  dello Star Ferry è diventato oggi incerto. Con i nuovi tunnel metropolitani e veicolari, il suo ruolo di mezzo di  trasporto principale per l’attraversare del porto è diminuito, e l'utilità dei suoi terminal ormai obsoleti è stata messa in  discussione. 

Co-creando con le nuove generazioni, Lead8 ha esplorato il futuro dello  Star Ferry e il suo potenziale di trasformazione attraverso una serie di  workshop di progettazione partecipata e iniziative di ricerca.  

Lo Star Ferry e i suoi moli rappresentano un'opportunità di rivisitazione,  al di là dell'infrastruttura di transito monouso, per una rappresentazione  sfaccettata del rilevante significato culturale, storico e sociale che hanno per  Hong Kong.  

Sotto la guida dei progettisti di Lead8, gli studenti delle scuole  secondarie di Hong Kong si sono basati sui principi del placemaking,  analizzando le origini dello Star Ferry e del fronte del porto e il modo in  cui gli ambienti interni ed esterni sono stati curati intorno a essi. 

Attraverso l'analisi del sito, gli schizzi, la progettazione spaziale e  la creazione di modelli, il processo ha analizzato il valore culturale e  sociale dello storico servizio di traghetti della città e il modo in cui gli  interventi di design potrebbero essere applicati per rimodellare e riformare  lo Star Ferry per le generazioni future.  

Le idee e le creazioni hanno integrato più profondamente i terminal dei  traghetti nel tessuto urbano e hanno riorganizzato gli edifici in ecosistemi  per gli ambienti naturali, per la connessione sociale e l'espressione  culturale in questi importanti punti nodali della città. 

Il Victoria Harbour è un  porto dalla morfologia naturale situato tra l'isola di Hong Kong e la  penisola di Kowloon. È uno dei porti più trafficati al mondo ed è noto per le  sue splendide viste panoramiche e per lo spettacolare skyline dove i  grattacieli incontrano le montagne.  

Con il suo terreno collinare  e la limitata presenza di aree pianeggianti, Hong Kong vanta una lunga storia  di bonifica del fronte del porto. Risalenti alla metà del XIX secolo, i primi  progetti di bonifica furono motivati dalla necessità di ampliare il  territorio destinato allo sviluppo commerciale, abitativo e industriale.  

Il primo progetto di  bonifica è stato completato negli anni '50 del XIX secolo ed è proseguito  lungo la penisola di Kowloon e l'isola di Hong Kong fino al 2018, con  flottiglie di draghe e chiatte che diventarono parte dello scenario di  riferimento del porto. Oggi si trova una combinazione di terreni bonificati e  costiere naturali, con parchi, passeggiate e attrazioni culturali completati  in varie fasi. 

Tuttavia, rimangono zone  del fronte porto che sono sottoutilizzate e non accessibili pubblicamente ai quartieri  che si sviluppano lungo la riva, il che invita a interrogarsi sulla  pianificazione urbana e sul potenziale futuro di unire completamente il  lungomare di Hong Kong. 

HarbourLoop è un'iniziativa  progettuale di Lead8 che reimmagina il fronte del porto unendo entrambi i  lati del Victoria Harbour con una rete ciclabile e pedonale urbana di 23  chilometri, senza soluzione di continuità. 

Basato su un percorso  senza veicoli e su una serie di "centri nevralgici", il progetto  crea un percorso attivo lungo il margine del porto di Hong Kong, trasformando  il frammentato fronte del porto in una risorsa accessibile al pubblico.  Valorizzando e rivitalizzando le sezioni trascurate, il progetto collega le  comunità e crea un nuovo modo di spostarsi e vivere la città. 

Per contribuire a  concretizzare il progetto con metriche tangibili, Lead8 ha collaborato con  l'Università di Hong Kong (HKU) per condurre uno studio preliminare  sull'impatto, utilizzando l'innovativa tecnologia Spatial Design Network  Analysis (sDNA). Il software consente di analizzare HarbourLoop con dati  reali e di rivelare il vero effetto dell'integrazione dei quartieri lungo la  riva con il fronte del porto. 

Grazie a questa  collaborazione con la comunità, l'industria e gli enti di formazione, il  progetto si è evoluto fino a diventare una proposta socialmente e  ambientalmente sensibile e orientata alla ricerca. In definitiva, la visione  mira a promuovere la consapevolezza e una conversazione proattiva sulla  futura pianificazione del fronte del porto di Hong Kong. 
Tobias KLEIN & Victor Pok Yin LEUNG
2018-2021
CERAMICHE MEDIA
MEDIA CERAMICS
Nel settore dell'edilizia c'è  una costante richiesta di decorare grandi superfici interne con immagini,  motivi e ornamenti. Tuttavia, la manodopera specializzata spesso non è  accessibile, e le tecniche esistenti in grado di applicare immagini su  superfici complesse e geometriche di grandi dimensioni richiedono un lavoro  di sutura altamente qualificato e sono soggette, in cantiere, ad alterazioni.  Stiamo sviluppando un sistema di proiezione laser a prezzi accessibili in  grado di creare immagini su superfici di grandi dimensioni utilizzando una  lunghezza d'onda laser specifica che provoca un cambiamento di colore  permanente nei rivestimenti personalizzati di superfici complesse.

Storicamente, questo problema di  sintesi tra forma e superficie risale alla prima formazione dei vasi di  argilla e all'aggiunta dell’ articolazione della superficie come smaltatura in  seguito. È un problema geometrico universale, e quindi abbiamo iniziato  questa ricerca guardando al passato, imparando dalla storia della ceramica  cinese, dove gli artigiani erano in grado di bilanciare un'intricata padronanza  delle reazioni dei materiali, della forma e della smaltatura durante il  processo di cottura.

In collaborazione con  ricercatori di chimica, scienza dei materiali, museologia e artigianato,  abbiamo sviluppato una serie di nuovi strumenti di progettazione e materiali  per la pittura digitale ad alta risoluzione sulle superfici degli oggetti  stampati in 3D, trasferendo i metodi tradizionali al campo emergente  dell'artigianato digitale.

In primo luogo, abbiamo  sviluppato un nuovo rivestimento intelligente a base di cianotipi e la sua  applicazione automatizzata su stampe 3D che vanno da superfici planari a  superfici a doppia curvatura. In seguito, abbiamo sviluppato un hardware per  la stampa di superfici a raggi ultravioletti (UV) basato sul laser, chiamato  UV Kiln, e una cabina di spruzzatura automatica a 3 assi per applicare uniformemente  i rivestimenti chimici personalizzati. Insieme, queste innovazioni consentono  di ottenere dettagli ad alta risoluzione su superfici complesse.

La ricerca è stata comparativamente  contestualizzata con ceramiche delle dinastie Ming e Ching per discutere  l'applicazione del rivestimento e degli strumenti sviluppati in una serie di  casi di studio geometricamente sempre più complessi, confrontando gli  approcci di pennellata, intensità e codifica. 

Nella mostra abbiamo disposto alcuni prototipi di estensione di pittura per  ceramica sul lato destro dei tre scaffali, sperimentando da un lato  pennellate sfumate e dall'altro metodi di smaltatura sfumata e colante.  Sul lato sinistro del mobile sono esposti  diversi prototipi di complessità crescente, a partire dalla proiezione piana  fino ai prototipi a doppia curvatura, alla congruenza tra prototipi reali e  prototipi digitali, agli sviluppi delle linee e all'analisi dei materiali dei  nuovi metodi di smaltatura e polimerizzazione. 
HIR Studio
POSTI A SEDERE PUBBLICI IN PLASTICA RICICLATA
RECYCLED PLASTIC WASTE PUBLIC SEATING
Nel 2019, la nostra  squadra ha voluto agire per risolvere il problema dei rifiuti di plastica in  costante aumento a Hong Kong. Abbiamo voluto esplorare modalità di  sperimentazione del processo di progettazione circolare a livello locale.  Utilizzando come materiale i rifiuti di plastica, abbiamo creato dodici  moduli di posti a sedere pubblici per un luogo di ritrovo della comunità a Sha Tin, nella parte  settentrionale di Hong Kong. 

Nell'arco di un anno, abbiamo scoperto le potenzialità e i limiti del  progetto, utilizzando il design per ottenere un risultato ottimale.  

La squadra ha trascorso due mesi a raccogliere la plastica domestica,  durante eventi di raccolta dei rifiuti, in cui i residenti locali hanno  portato la loro spazzatura e hanno imparato a separare i rifiuti in sette  diversi tipi di plastica. In totale sono stati raccolti 500 kg di plastica in  polietilene ad alta densità (HDPE), la maggior parte dei quali comprendeva  bottiglie di detersivo, contenitori per liquidi, ecc. I rifiuti plastici sono  stati poi ulteriormente puliti, lavorati e ridotti a pellet prima di essere  trasportati in una fabbrica di mobili in Cina. 

I profili e le consistenze tattili sono stati ideati in due stampi  d'acciaio da cui sono state prodotte dodici panchine con varie forme e gambe.  La progettazione consente di ottenere variazioni, assemblando un certo numero  di moduli in diverse rotazioni, utilizzando tiranti in acciaio per creare  forme curvilinee che ricordano le increspature dell'acqua.  I terrapieni curvilinei, inoltre, separano  naturalmente gli utenti per permettere maggiore privacy. Le diverse rotazioni  dei moduli e il colore imperfetto della plastica riciclata rendono ogni  panchina unica nel suo genere. 

Lavorando sul principio "dalla comunità locale, per la comunità  locale", abbiamo voluto utilizzare il design per stimolare  l'impegno del pubblico verso i problemi relativi ai rifiuti, e crediamo che  progetti sostenibili d’impatto significativo arricchiscano le comunità e, in  ultima analisi, incoraggino il pubblico a riciclare e a contribuire a creare  un mondo dove i rifiuti di plastica vengano riqualificati e in tal modo  ridotti. 
Studio RYTE
LABORATORIOPER LA MENTE E LA
MANO LABORATORY FOR MIND AND HAND
Studio RYTE 

Studio RYTE è uno studio  di design innovativo con sede a Hong Kong, specializzato nella ricerca sui  materiali e nel design sperimentale. Il nostro approccio alla ricerca e al  design si è trasformato negli ultimi cinque anni. Agli inizi, ci siamo  concentrati principalmente sul design di interni, utilizzando frequentemente  legno riciclato, elaborato con procedimento digitale. Con questi progetti  abbiamo avuto la possibilità di personalizzare i mobili con sistemi che  sfidavano le convenzioni di utilizzo funzionale e spaziale. Abbiamo portato,  in modo tangibile, il pensiero architettonico all’interno del dettaglio.  Tuttavia, approfondendo la nostra ricerca, ci siamo resi conto che c'era  ancora molto da esplorare nel campo dell'innovazione dei materiali. 

I nostri esperimenti  manuali e mentali ci hanno portato oltre il design formale dei mobili, permettendoci  di esplorare il potenziale di nuovi sistemi e materiali non convenzionali.  Abbiamo iniziato a lavorare con correlazioni e metodi di fabbricazione  sperimentali. Abbiamo cominciato a collaborare con fabbriche e ingegneri per  sviluppare sistemi e materiali all'avanguardia che potessero essere  utilizzati in una varietà di applicazioni, dall'edilizia all'arredamento. La  prototipazione in scala 1:1 con il materiale finale è sempre il nostro modo  preferito di progettare. Progettiamo attraverso la realizzazione e  miglioriamo attraverso le iterazioni.  

Sgabello Triplex 

Lo Sgabello Triplex (Triplex Stool) è un mobile  sperimentale che spinge i limiti fisici di uno sgabello, dalla struttura al  peso, dal processo di assemblaggio al suo utilizzo successivo. Il modulo  superleggero è realizzato in fibra di lino biodegradabile, uno dei materiali  cellulosici naturali più resistenti. Progettato con una geometria  strategicamente curva, lo sgabello si erge elegantemente sui suoi archi e  abbraccia il peso che porta. È pensato per essere trasportato durante i  traslochi di appartamenti o di città. la possibilità di impilarlo lo rende  ideale per la spedizione e lo stoccaggio. 
Hiroyuki SHINOHARA
Tung Hoi Peter CHAN
BAMBÙ IN MOVIMENTO
MOVING BAMBOO
Questo progetto mira a trasformare la  tradizionale tessitura del bambù a Hong Kong, che sta scomparendo, attraverso  tre strutture a baldacchino fatte di bambù, che definiscono lo spazio  espositivo esterno.  

A Hong Kong, l'arte della tessitura del bambù sta rapidamente scomparendo.  A causa della scarsa domanda, manca l'interesse per il lungo processo di  apprendimento delle abilità di tessitura del bambù richieste dalla  professione, per cui è difficile tramandare le conoscenze alla generazione  successiva. 

Per garantire la salvaguardia di questo mestiere, il progetto ha  collaborato con giovani designer di Hong Kong. In un workshop di tre giorni,  19 studenti di architettura di diverse scuole si sono riuniti per imparare e  affinare le loro abilità nella tessitura triassiale. Ciò non solo ha permesso  agli studenti di contribuire al progetto, ma ha anche dato loro l'opportunità  di ottenere un apprezzamento più profondo di questa attività artigianale. 

La flessibilità di  utilizzo e la familiarità del materiale sono diventate fonti di ispirazione  per i giovani designer di Hong Kong, che hanno potuto co-creare e trasmettere  la lavorazione artigianale tradizionale alle nuove generazioni grazie all'aiuto di strumenti di modellazione e simulazione digitale che  trasferiranno le conoscenze implicite tipiche della lavorazione tradizionale  in conoscenze esplicite condivisibili. 

Le strutture a baldacchino di bambù, che definiscono lo spazio  espositivo, utilizzano la tecnica di tessitura Kagome, impiegata nella  cesteria tradizionale di bambù, dando come risultato strutture autoportanti  che non richiedono chiodi o altri dispositivi per l'intreccio.

Ogni baldacchino di bambù è composto da 14 elementi piatti, intrecciati  con lunghe e sottili strisce di bambù flessibili, e collegati a una colonna  centrale. Le componenti piatte misurano 1,7 x 1,7 m, mentre la colonna ha un  diametro di 1,15 m ed è alta 1,54 m. Questi componenti possono essere  comodamente riposti in casse per il trasporto e facilmente assemblati in  grandi pensiline leggere utilizzando delle fascette. 

Per aumentare la longevità delle strutture, le strisce di bambù sono  state arrostite e rivestite con materiale resistente agli agenti atmosferici,  rendendole impermeabili all'umidità e resistenti alla luce del sole. Inoltre,  l'omogeneità delle strisce di bambù consente facili fabbricazione,  assemblaggio, smontaggio e sostituzione, nonché la flessibilità di creare  configurazioni diverse quando si viaggia in sedi espositive diverse. 
CUHK RESEARCH LAB
Collaboratori:
Adam FINGRUT/ Technological Transformation, Tat LAM / Belt and Road 
Redazione:
Hendrik Tieben Sarah Lee + Yutaka Yano (SKY YUTAKA)
TRASFORMAZIONI TERRITORIALI
TERRITORIAL TRANSFORMATIONS
 La pianificazione territoriale è stata a lungo un fattore chiave nello  sviluppo di Hong Kong. I progetti su larga scala recentemente avviati dal Governo  di Hong Kong trasformeranno profondamente il territorio. 

Dopo tre generazioni di Nuove Città (New Towns), nel secolo scorso, la  città si accinge ad avviare due nuove grandi aree di sviluppo: la Metropoli  del Nord (Northern Metropolis) e la Metropoli di Lantau Orientale (East  Lantau Metropolis). Insieme, sono destinate a rispondere alle urgenti  esigenze abitative e a offrire nuove opportunità di sviluppo tecnologico e di  creazione di posti di lavoro. Entrambe le aree sono in coordinazione con i progetti  più vasti dell’Area della Grande Baia, ma si distinguono da questi per le  condizioni del sito e i modelli di pianificazione.    

La Metropoli del Nord, nei Nuovi Territori, sarà integrata nella  struttura naturale e insediativa esistente lungo un nuovo anello  settentrionale dell'efficientissimo sistema ferroviario metropolitano (MTR)  di Hong Kong. L'obiettivo è anche quello di creare sinergie con la vicina  Shenzhen e le sue aziende di tecnologia digitale e di media in rapido  sviluppo. La visione per le nuove relazioni spaziali tra le due città è  delineata nella Relazione sulla strategia per la metropoli settentrionale  2021 (Northern Metropolis Strategy Report 2021) del Governo di  Hong Kong. 

La Metropoli di Lantau Orientale è prevista su tre isole artificiali,  strategicamente posizionate tra l’isola di Hong Kong e l’isola di Lantau,  creando così collegamenti dall'attuale Distretto Centrale del Business (CBD)  di Hong Kong alla nuova Metropoli di Lantau Orientale, all'aeroporto  internazionale e, attraverso i ponti recentemente completati, a Shenzhen,  Macao e Zhuhai. La Metropoli di Lantau Orientale dovrebbe ospitare il terzo  CBD di Hong Kong e sette comunità, progettate come quartieri a utilizzo misto  e percorribili a piedi in 15 minuti. 

Entrambi i progetti sono considerati aree di sperimentazione per le  tecnologie intelligenti e per nuovi approcci alla progettazione resiliente e  sostenibile. Il documento di pianificazione Hong Kong 2030+, che ha delineato  queste nuove aree urbane, è stato accompagnato dal Piano d'azione per il  clima 2050 (Climate Action Plan 2050) della città e da un aggiornato Progetto  di città intelligente 2.0 (Smart City Blueprint 2.0).  Parallelamente a queste nuove aree urbane pianificate, il Fondo per la  Conservazione della Natura (Countryside Conservation Fund) del Governo  offre nuove opportunità per progetti di riqualificazione dei villaggi nei  parchi naturali protetti di Hong Kong.
TRASFORMARE LE INFRASTRUTTURE E LA GESTIONE DELLE RISORSE
In risposta all'Accordo  di Parigi, il governo di Hong Kong ha formulato politiche avendo come obiettivo  la decarbonizzazione dell'industria, in particolare attraverso il Piano  d'Azione per il Clima 2030+ (2017) e il Piano d'Azione per il Clima  2050 (2021), che stabiliscono l'obiettivo per la Regione Amministrativa  Speciale di Hong Kong di raggiungere la neutralità delle emissioni di  carbonio entro il 2050, concentrandosi su settori chiave quali la produzione  di elettricità, l'edilizia, i trasporti e la gestione dei rifiuti.  

Alcuni importanti  sviluppi infrastrutturali recenti per la creazione di un ambiente più  sostenibile per il futuro di Hong Kong includono:  

>  T-Park (aperto a maggio  2016), Impianto di trattamento delle mote

> Y-Park (operativo dal  2021), Centro di riciclaggio dei rifiuti di cantiere

>  Tung Chung River Park  (fase 1 prevista per l'apertura nel 2025), il nuovo approccio di Hong Kong al  drenaggio urbano con strategie di rinverdimento sensibili all'ecologia

>  Strutture di  gestione integrata dei rifiuti (IWMF) (entrata in funzione prevista nel 2025), inceneritore combinato e  impianto di recupero delle risorse

>  Impianto di  Desalinizzazione di Tseung Kwan O, impianto di desalinizzazione dell'acqua di  mare che mira a creare una risorsa alternativa di acqua dolce nell'era del  cambiamento climatico (attualmente in costruzione).

Sfide e opportunità:

I cambiamenti che sta  subendo il nostro clima al giorno d’oggi sono meno indulgenti, e garantire  un'adeguata disponibilità di risorse come l'acqua dolce diventa sempre più difficoltoso.  Con il continuo impegno a mantenere in modo ottimale le infrastrutture  cittadine che si stanno deteriorando, creare il giusto equilibrio tra  strategia, miglioramento incrementale e adeguamento è un compito complesso e  multigenerazionale. I progetti infrastrutturali selezionati possono essere  visti come prototipi e trampolini di lancio verso soluzioni infrastrutturali  più resilienti e sostenibili per il futuro di Hong Kong.  

Con il costante  cambiamento e avanzamento nel campo tecnologico, può diventare impegnativo stabilire  una politica strategica a lungo termine che vada oltre l'obiettivo  prefissato. Tuttavia, in questo periodo di trasformazione, possono sorgere  anche nuove opportunità. Un esempio è il progetto POSTI A SEDERE PUBBLICI IN PLASTICA RICICLATA (RECYCLED  PLASTIC WASTE PUBLIC SEATING) di HIR Studio, che fa parte della giovane  generazione di designer di Hong Kong impegnati e determinati ad affrontare il  problema della gestione dei rifiuti. Nel corso di un anno, HIR Studio ha  trasformato i rifiuti, raccolti coinvolgendo il pubblico, in arredi per  l'atrio dell'ufficio amministrativo del governo locale a Shatin, a uso della  stessa comunità locale che ha partecipato al processo di raccolta dei  rifiuti. 

Il territorio di Hong  Kong trarrà beneficio da programmi maggiormente orientati alla sostenibilità  e da idee visionarie che guidino la città verso un futuro più pulito e  sostenibile.
TRASFORMAZIONI TECNOLOGICHE
Hong Kong è un hub  finanziario e aeronautico globale con un centro urbano densamente popolato, e  presenta sfide e opportunità uniche per la pianificazione urbana e  l'innovazione architettonica. Con l'avvento delle tecnologie smart city  e dell’elaborazione digitale, le pratiche di progettazione di Hong Kong si  stanno trasformando e sono sempre più spinte da una filosofia di  progettazione urbana sostenibile, guidata dai dati e adattabile. 

Le tecniche di  progettazione e fabbricazione digitale, come il BIM, la costruzione  robotizzata e la fabbricazione CNC, hanno iniziato a rivoluzionare il modo in  cui gli edifici e le infrastrutture vengono progettati, costruiti e  mantenuti. Abbracciando queste tecnologie, Hong Kong ha potenziato sviluppi  edilizi sempre più efficienti e agili, riducendo gli sprechi e aumentando la  velocità di costruzione.

Le tecnologie per le smart  city sono un'altra componente chiave dell'attuale paesaggio urbano di  Hong Kong. L'integrazione di dispositivi IoT, di analisi dei dati e  intelligenza artificiale, permette di aiutare a ottimizzare le operazioni  cittadine, affinare la gestione delle risorse e migliorare la qualità della  vita dei residenti.  

Con il predominare del cambiamento  climatico e dei disastri naturali, gli architetti hanno la responsabilità di  creare strutture sostenibili e resistenti, con l'uso di materiali efficienti  dal punto di vista energetico, l'incorporazione di spazi verdi e la  progettazione della ventilazione naturale. I processi di progettazione,  fabbricazione e costruzione basati sulla tecnologia digitale hanno  contribuito a realizzare sviluppi in linea con gli Obiettivi di Sviluppo  Sostenibile delle Nazioni Unite. 

Le limitate risorse  territoriali di Hong Kong e la crescita demografica richiedono agli  architetti di progettare spazi in grado di adattarsi a esigenze mutevoli. Le  tecnologie di elaborazione digitale e di smart city facilitano la  creazione di strutture modulari e riconfigurabili, in grado di soddisfare una  varietà di funzioni e di adattarsi alla crescita futura. 

Un esempio è ALGORITMO DI MODELLO MiC-ABLE (MiC-ABLE LAYOUT ALGORITHM) di Arup, che esplora flussi  di lavoro automatizzati con l'obiettivo di assistere gli architetti  nell'integrazione della tecnologia di Costruzione Modulare Integrata (Modular  Integrated Construction - MiC). Come ribadito nel ‘Discorso sulla linea politica  2020’ del Governo di Hong Kong, la promozione di questa tecnologia mette in  luce anche problemi più ampi che riguardano il settore dell’edilizia, tra cui  l'invecchiamento della forza lavoro, il calo della produttività e gli alti  costi edilizi.

La varietà dell'attuazione  tecnologica è visibile anche nelle pratiche dei designer della nuova generazione  di Hong Kong. CERAMICHE MEDIA (MEDIA CERAMICS) di Tobias Klein e Pok Yin  Victor Leung è un progetto di design prototipale che esplora lo sviluppo di  una macchina per la stampa 3D fatta su misura e unica nel suo genere e la sua  potenziale applicazione nella progettazione architettonica. Un altro esempio  si trova nella pratica progettuale dello Studio RYTE, che si focalizza sulla  ricerca dei materiali. Questi esempi selezionati presenti nella mostra  illustrano come, a Hong Kong, l'adozione della tecnologia nel processo di  progettazione possa tradursi in un'architettura innovativa, adottando  strumenti computazionali, BIM, metodi di elaborazione e assemblaggio  contemporanei per forme irregolari e costruzione ottimizzata in loco. 

Il patrimonio culturale  unico di Hong Kong non va perso nella ricerca del progresso tecnologico.  Hiroyuki Shinohara e Tung Hoi Peter Chan, che lavorano con la giovane generazione  di designer di Hong Kong per preservare l'artigianato del bambù, sono unici  nell'uso combinato della coordinazione tra mano e occhio guidata dalla  tecnologia.  

Il futuro  dell'architettura di Hong Kong si affiderà sempre più alla fabbricazione digitale  e alle tecnologie smart city per creare una fusione di elementi di  design tradizionali e contemporanei, preservando l'identità della città e  promuovendo al contempo l'innovazione. Accogliendo queste innovazioni, gli  architetti continuano ad aspirare a creare spazi sostenibili, preservando al  contempo il ricco patrimonio culturale che rende Hong Kong unica. 
BELT& ROAD - HONG KONG: IMPORTARE ED ESPORTARE INFRASTRUTTURE DI CONOSCENZA,TRASFORMANDO LE PROPRIETÀ INTELLETTUALI PER IL NUOVO ORDINE DI GRANDEZZA DELLOSVILUPPO
Inevitabilmente il ruolo  di Hong Kong, come città di transito, è cambiato in base alla trasformazione  diacronica della geopolitica globale. Nei prossimi decenni, invece di essere  solo una porta d'ingresso per cultura, finanza e competenza al fine di  accedere alla Cina, come è accaduto negli ultimi 30 anni dopo l'Apertura e la  Riforma, Hong Kong assumerà anche il ruolo di esportatore nel mondo di economia,  conoscenze e know-how sostenuti dalla Cina, soprattutto seguendo le rotte  della ‘Belt and Road Initiative’ (BRI), verso la maggior parte delle aree in  via di sviluppo del Sud-Est asiatico, dell'Asia meridionale, dell'Africa  orientale e la zona del Mar Rosso. A Hong Kong si sono insediate,  strategicamente, importanti società di investimento per lo sviluppo, di origine  cinese. Approfittando della forte politica valutaria cinese del RMB, queste  società non solo forniscono a queste aree in via di sviluppo ingenti fondi  per la crescita, ma anche enormi quantità di supporto "in natura"  di servizi e prodotti professionali. Questa strategia utilizza con precisione  i due vantaggi abbinati che Hong Kong offre attualmente– il servizio di  regolamento della valuta estera con il RMB, e la fornitura di servizi  professionali compatibili a livello globale.  

Nei settori della  progettazione, dell'edilizia e delle tecnologie per l'edilizia, gli operatori  avevano già dato per scontato, almeno negli ultimi due decenni, che la chiave  del successo e della scalabilità degli affari fosse avere accesso alla Cina, meglio  ancora se in profondità. Tuttavia, chi hanno capito le nuove opportunità della  strategia dell’Oceano blu, si è dedicato già da anni a Kenya, Etiopia,  Gibuti, Somalia e persino all'Arabia Saudita.  

Nel mercato degli  investimenti di capitale a rischio, sono molto richiesti dai ‘nuovi capitali’  non solamente i servizi di gestione della progettazione a Hong Kong, che  fanno da ponte tra il sistema degli istituti di progettazione cinesi e i  partner globali per i progetti edilizi su larga scala, ma anche le soluzioni  tecnologiche innovative per l'edilizia e per le città sostenibili. Soprattutto  nell'attuale era post-COVID, da un lato ci si è concentrati sulla ripresa  economica, dall'altro è emerso un nuovo desiderio di velocità e crescita  eccessiva, supportate dalle tecnologie in rapido sviluppo emerse negli ultimi  tre anni. 

Il Fondo Sovrano  dell'Arabia Saudita, o PIF, ha dichiarato di voler impiegare mezzo trilione  di dollari per costruire una nuova città del futuro, Neom. A prescindere dal  dibattito su questo particolare progetto, la portata di questa pianificazione  edilizia si estenderà nella regione, comprendendo il Corno d'Africa,  dall'altro lato del Mar Rosso. Sebbene l'attuale servizio di gestione della  progettazione di Hong Kong abbia maturato negli ultimi vent'anni  un'esperienza lavorativa per i progetti in Cina, acquisendo esperienze e  benefici da quel periodo dorato, in che modo – in questo caso – questo settore  potrebbe fare rivalutazioni e prepararsi, quando si troverà, nei prossimi  decenni, ad affrontare il contesto più complicato, controverso o problematico  del mondo in via di sviluppo?
TRASFORMAZIONI DELLO SPAZIO PUBBLICO
Hong Kong è nota peril contrasto tra le sue aree urbane ad alta densità di popolazione e le grandi aree naturali dei parchi nazionali e delle isole periferiche. Questa condizione di contrasto comporta sia sfide che opportunità. Rimangono alcune domande chiave: come si possono fornire ai residenti delle dense aree urbane spazi aperti adeguati, vicino alle loro case, e facilitare l'accesso alle aree naturali più distanti? Queste domande sono diventate particolarmente pressanti durante la pandemia COVID-19, quando l'accesso agli spazi aperti è diventato un fattore essenziale per la salute e il benessere. Le nuove aree pianificate potrebbero offrire l'opportunità di interconnettere un migliore sviluppo urbano all'ambiente naturale. L'indagine fotografica di Justin Hui sui Nuovi Territori del Nord cattura le qualità esistenti di queste aree, attualmente in fase di trasformazione.  

Per la creazione di spazi pubblici più piacevoli sarà essenziale prendere in maggiore considerazione i punti di vista della comunità, le caratteristiche dei luoghi esistenti e le condizioni ambientali.  

Una nuova generazione di studi di progettazione ha iniziato a impegnarsi in questo senso, tra questiHIR Studio, che ha collegato la co-creazione comunitaria e il placemaking a un'iniziativa di bonifica del fiume Shing Mun, inquinato, a Shatin. Un altro studio agli albori, Building Narrative, sta rivisitando i centri commerciali dei primi complessi residenziali pubblici di Hong Kong, riscoprendone le qualità socio-spaziali.  

Nel frattempo, studi affermati come LEAD8, propongono di riattivare e collegare gli spazi pubblici lungo il VictoriaHarbour, mentre Rocco Design Architects cerca di creare nuovi spazi culturali nell'ex area industriale di East Kowloon, a complemento dei progetti di punta recentemente completati nel Distretto Culturale di West Kowloon.